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Mettici la faccia!
- Claudia Bosi
- 19/09/2023
Dopo anni di lavoro come dipendente in un negozio di un famoso brand di abbigliamento, Roberta Barrasso ha deciso di mettersi in gioco, diventando una vera e propria imprenditrice digitale. Titolare di Love Wanderlust Shop, ad oggi Roberta conta una community di ben 38,1 Mila follower di clienti fidelizzate che non vedono l’ora di vederla con i suoi nuovi capi addosso, trepidanti di conoscere i suoi consigli di acquisto, ma non solo…
Ogni giorno, infatti, Roberta accompagna le giornate di moltissime sue clienti tra post, stories e reel indossando personalmente i capi che propone online, abbinandoli tra loro secondo il suo gusto e la sua sensibilità, ma fa anche tanto altro. Mentre di vestiti e di moda, Roberta parla di lei, delle sue emozioni, delle sue esperienze, delle avventure che vive giornalmente e delle sfide che di volta in volta si prefigge di superare.
Questo in fondo è ciò che la contraddistingue dagli altri, ciò che l’ha portata a vincere come imprenditrice digitale vendendo quasi e esclusivamente i suoi prodotti su instagram. Anche se Roberta partecipa a eventi e fiere del suo settore, l’80% del suo fatturato proviene dal lavoro quotidiano sui social network. Un risultato straordinario, che a molte di noi non può che suscitare grande stima e interesse.
Ho deciso dunque di intervistarla per comprendere meglio quali siano state le azioni vincenti che Roberta ha messo in campo per costruire una community così affiatata e fidelizzata in questi anni.
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Ri-Scopri la leader che è in te: come ottenere leadership sfruttando le proprie abilità “femminili”
- Claudia Bosi
- 12/09/2023
Spesso viene fatto notare che le donne in posizioni di comando assumono atteggiamenti “maschili”. Ne ho parlato anche io diverse volte in questa rubrica, raccontandoti la storia imprenditoriale di tante grandi donne. Tra loro c’è stata chi mi ha confidato di essersi ritrovata a cambiare il proprio linguaggio, di alzare la voce, di aver indurito i propri modi di fare con le persone. Tutti questi atteggiamenti non hanno fatto altro che portarle a sentirsi in squilibrio, a non essere così efficaci come avrebbero pensato, e ad avere, al contrario, sperimentato malessere interiore: non si riconoscevano nei loro stessi atteggiamenti!
Passare per una leadership “maschile” sembra dunque una costante di tante donne che ricoprono ruoli al vertice di un’azienda. Ma è davvero un pattern obbligato? E se sì, come possiamo fare per evitarlo? Come possiamo evitare di ritrovarci nei panni di qualcun altro e indossare direttamente i nostri, quelli che ci stanno meglio e ci fanno ottenere risultati migliori?
Ne ho parlato qualche tempo fa con un’altra straordinaria donna: Anna Catanzaro.
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Seguire la propria natura per conquistare la propria felicità: la storia di Chiara Sicignano
- Claudia Bosi
- 15/08/2023
Chiara è sempre stata una bambina determinata: se qualcosa non le stava bene, batteva i piedi e si faceva valere. Lo sa bene suo padre, che nonostante la sua personalità autorevole, data la sua carriera militare nell’esercito, di fronte a un paio di sandali che voleva comprare per la figlia, non sapeva di imbattersi in una risposta del tipo: “se vuoi comprare quei sandali comprali pure, ma io non li metterò mai!”
E la citazione sui sandali non è buttata lì per caso…
Chiara cresce, infatti, tra due grandi passioni apparentemente contrastanti: la matematica e la moda. I suoi pensieri si mischiano tra la goduria di far quadrare i conti, risolvendo problemi di algebra e la creatività dei colori, dei tessuti e degli abbinamenti dei vestiti da passerella.
Il cuore di Chiara è sempre andato alla ricerca di un’armonia perfetta. Un’armonia fatta di forme e proporzioni matematiche che potessero comunicare bellezza. Lei lo ha sempre saputo, ma nel tempo, si sa, le ragioni del cuore vengono sopraffatte da altri tipi di ragionamenti, o sarebbe meglio dire “giudizi”.
Il percorso scolastico di Chiara è turbolento, fatto di alti e bassi che la portano a pensare di non essere poi così adatta né per la matematica, né per la moda. “Se non sono brava a scuola, non sarò mai brava in nulla” – si diceva fra sé e sé, confermando l’opinione di certo poco motivante che di lei aveva qualche professore.
“Forse il liceo è troppo difficile per me, forse è meglio che vada a lavorare”. Un’idea questa, che per alcuni potrebbe sembrare negativa, ma che in realtà si rivela la sua più grande fortuna. E presto ne capirai il perché…
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Leadership Femminile tra Empatia e Pugno Duro
- Claudia Bosi
- 09/05/2023
“Che cosa faresti, se vedessi arrivare un’auto a tutta velocità che sta per investire qualcuno in mezzo alla strada, proprio lì, davanti ai tuoi occhi? Saresti pronto a spingere con tutte le tue forze quella persona, pur sapendo che potrebbe cadere e farsi molto male, per salvarle la vita?”
Sono queste le domande che mi ha fatto Lara Campoli, quando le ho chiesto di parlarmi di leadership femminile, portandomi a riflettere sulla necessità di trovare un equilibrio tra forza e dolcezza, tra comprensione e assertività.
Ognuno di noi puoi essere e fare ciò che vuole solo se se ne assume la piena responsabilità. Questo richiede di farsi carico di diversi rischi, come nel caso di Lara, di recare dolore a qualcuno, per estirpare un male maggiore. Ci sono momenti in cui è giusto mostrare tolleranza, ascolto e comprensione, altri in cui non puoi permetterti di dare manforte a scuse. In cui non puoi accettare nessuna ulteriore giustificazione.
“Se non lo faccio io chi lo fa? Se non la spingo io quella persona, a costo di romperle una gamba, nel giro di qualche secondo sarà investita dall’auto in corsa. Qual è la scelta giusta? Che cosa è meglio?”
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Il tuo tempo aumenta quando impari a prenderti cura di te
- Claudia Bosi
- 02/05/2023
Quando sei una donna, una mamma e un’imprenditrice sai bene che cosa significhi correre contro il tempo.
Non solo, sai anche molto bene quanto sia complesso bilanciare le tue forze in virtù delle tue priorità.
Tutto sembra venire prima di te, i tuoi figli, il tuo lavoro, i tuoi collaboratori, il tuo partner… E tu a forza di correre, rimani fregata nel vortice delle urgenze e dei senso di colpa.
Non c’è abbastanza tempo, non ho abbastanza tempo. Forse però le cose non stanno davvero così. Forse è arrivato il momento di prendere in considerazione il fatto che il tempo non si misura solo in base ai minuti, ma anche e soprattuto in base alle emozioni che provi e che fai provare agli altri.
In questo articolo Giulia Longato, mamma e imprenditrice ci racconta come aumentare il nostro tempo, partendo dalla cura di noi stesse.
Un esempio illuminante che può aiutare tante di noi a ritrovare la propria armonia, il proprio equilibrio e il proprio “successo”.
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