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Princìpi biblici per non cristiani/credenti – Intervista a Brunella Velasquez

princìpi biblici per non cristiani
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La comprensione dei princìpi biblici e dei testi sacri può offrire una prospettiva unica su questioni universali, come la moralità, la giustizia, l’amore e la compassione. 

La Bibbia, indipendentemente dalla fede, è uno dei libri più letti e influenti al mondo.

Le sue storie, metafore e insegnamenti hanno influenzato culture, letterature e perfino la formazione di princìpi etici fondamentali. Sebbene sia considerato il libro sacro del cristianesimo, molti dei suoi insegnamenti sono universali e possono essere apprezzati e applicati indipendentemente dalle convinzioni religiose. 

In questa intervista, ho chiesto a Brunella Velasquez, appassionata delle studio della Bibbia, relatrice di The Bible Company e appassionata del loro insegnamento, di condividere alcuni concetti biblici che possono essere utili sia ai credenti che ai non credenti.

Attraverso questa intervista, spero di offrire uno sguardo diverso sulla Bibbia, mostrandone la rilevanza anche in un contesto contemporaneo.

  • Quali sono, secondo te, alcuni dei princìpi fondamentali contenuti nella Bibbia che possono essere applicati nella vita quotidiana, indipendentemente dalla fede?

Alcuni dei principi che troviamo nella Bibbia sono: amore, fede, amicizia, aiuto, e tanti altri. 

Di quali princìpi abbiamo bisogno nella quotidianità per vivere una vita di prosperità? 

Penso che la risposta sia soggettiva. Quello che per me rappresenta prosperità, benessere o ricchezza, probabilmente sarà diverso da quello che può rappresentare per qualcun altro. La Bibbia però ha tenuto conto di questo, ed in essa è possibile trovare vari princìpi che possono aiutarci a vivere una vita più piena. 

Prendendo spunto dagli studi di Thomas Stanley, I FATTORI DEL SUCCESSO DEI MILIONARI sono 10. Vediamo cosa dice la Bibbia di questi fattori: 

  1. Essere onesto con tutte le persone 

Proverbi 11:3 ​​

L’integrità degli uomini retti li guida,

ma la perversità dei perfidi è

la loro rovina.

  1. Avere una buona autodisciplina 

Salmi 128:2

Allora mangerai della fatica delle tue mani,

sarai felice e prospererai.

  1. Andare d’accordo con le persone 

1 Pietro 3:8  

E finalmente siate tutti concordi, partecipi delle gioie e dei dolori degli altri, animati da affetto fraterno, misericordiosi, umili;

  1. Avere un coniuge che ti sostiene 

Ecclesiaste 4:9 

Due valgono più di uno solo, perché sono ben ricompensati della loro fatica.

  1. Lavorare più duramente degli altri 

2 timoteo 2:6 

Il lavoratore che fatica dev’essere il primo ad avere la sua parte dei frutti.

  1. Amare il proprio lavoro e la propria azienda 

Colossesi 3:23-24

Qualunque cosa facciate, fatela di buon animo, come per il Signore e non per gli uomini,  sapendo che dal Signore riceverete per ricompensa l’eredità. Servite Cristo, il Signore!

  1. Avere forti caratteristiche di leadership

Marco 10:45

Poiché anche il Figlio dell’uomo non è venuto per essere servito, ma per servire, e per dare la sua vita come prezzo di riscatto per molti.

  1. Possedere spirito competitivo 

Proverbi 16:3 

Affida al Signore le tue opere,

e i tuoi progetti avranno successo.

  1. Essere ben organizzato 

Salmi 32:8

Io ti istruirò e ti insegnerò la via

per la quale devi camminare;

io ti consiglierò e avrò gli occhi su di te.

  1. Avere la capacità di vendere le proprie idee e i propri servizi 

Marco 1:17

Gesù disse loro: «Seguitemi, e io farò di voi dei pescatori di uomini».

Attraverso questo esempio, possiamo vedere come sia possibile trovare dei concetti universali anche all’interno della Bibbia. 

  • Molte persone ritengono che la Bibbia contenga regole rigide e direttive. Come suggeriresti di avvicinarsi a questi insegnamenti in un contesto moderno?

Come un genitore amorevole mette in atto delle regole per proteggere e guidare un figlio, anche le direttive bibliche possono essere viste sotto una luce simile.

Prendiamo, ad esempio, il termine “direttiva”. Se ci basiamo sul dizionario Garzanti Linguistica, una direttiva è una “disposizione generale sul modo di agire, di regolarsi, di comportarsi”. In molte situazioni della vita quotidiana, abbiamo direttive che ci aiutano a funzionare meglio. 

Le aziende stabiliscono policy non per limitare i loro dipendenti, ma per garantire un ambiente di lavoro fluido e produttivo, riducendo la confusione e creando un clima più sereno. Similmente, molte persone stabiliscono direttive personali, come una dieta equilibrata o una routine di esercizio, per migliorare la propria salute e benessere.

Con questo voglio dire che credo che nella Bibbia ci siano delle regole e delle direttive ma non considero questo aspetto come qualcosa di negativo, anzi; sento la necessità di avere bisogno di una guida in questo per poter rimettermi a posto ogni volta che sbaglio. 

La correzione è necessaria e attraverso le regole io ricevo amore da parte del mio Creatore, mi guida e mi insegna affinchè io possa vivere in prosperità. Tutti siamo liberi. Abbiamo la libertà di scegliere e di fare quello che vogliamo.  

Il problema quando avviene? 

Quando usiamo questa libertà per farci del male. Il punto è che certe volte riconosciamo cosa ci fa male e corriamo ai ripari, altre volte invece no. Lo studio della Bibbia ci aiuta in questo.

  • Ci sono storie o parabole bibliche che ritieni particolarmente rilevanti e che possono servire come guida etica anche per chi non è religioso?

Certamente. 

Una parabola letta di recente, è quella del figliol prodigo. Nonostante l’avessi letta varie volte in passato, questa volta mi ha insegnato qualcosa di nuovo. 

Di solito guardavo con attenzione quello che faceva il figlio più piccolo e come, grazie al pentimento, torna dal padre. Questa volta però mi sono concentrata sul figlio più grande. 

Nella parabola era considerato il bravo figliolo, rimasto a casa, fedele nei confronti del padre, pronto a fare quello che gli chiedeva il padre, ecc.. insomma un figlio esemplare.  Provando a vedere meglio mi immagino un figlio preciso, accurato in quello che fa e super attento nei confronti del padre.  

Peccato che, quando torna l’altro e vedendo l’atteggiamento di amore da parte del padre nei confronti del figlio piccolo (quello ribelle), questo ci rimane male. Alcuni potrebbero dire, ma in effetti è ingiusto! Il figlio grande è stato bravissimo, mentre l’altro che fece casino viene premiato, è normale che il figlio più grande ci rimanga male. 

Ma, se il figlio più grande (quello bravo) faceva tutto quello che chiedeva il padre per amore, allora perchè non gioire insieme al padre del ritorno di suo fratello? 

Cosa ho capito di diverso grazie a questa mia riflessione? 

Ho pensato a quante volte mi è capitato di sentirmi come il figlio più grande e a quante volte penso che sia giusto ricevere di più perché cerco di essere quella più “brava”. 

In questo modo, ho capito che: 

L’umiltà, me la sono persa per strada. 

Arroganza, benvenuta tra i miei pensieri. 

L’empatia verso gli altri, è stata travolta da un tir. 

Quante volte capita di sentirsi “meglio” degli altri perchè si fa la cosa giusta? 

Attenzione! non voglio dire che non vada bene seguire le regole, oppure fare la cosa giusta. Dico solo che, grazie alla lettura della parabola, ho capito che l’errore sta nel sentimento di considerarsi perfetti o più bravi degli altri. Non c’è nulla di più sbagliato. 

Grazie a questa parabola ho imparato questo:

  1. Giudizio: accogli senza giudizio chi si era perso (chi si è sbagliato) ed è tornato (cioè si è reso conto dello sbaglio).
  2. Umiltà: non pensare che siccome fai del bene, allora sei meglio degli altri.
  3. Pentimento: è più semplice aiutare chi sente davvero di aver sbagliato ed è consapevole di volersi mettere a posto, rispetto a chi crede di sapere tutto e di essere libero da errori.
  • In che modo i princìpi biblici possono aiutare le persone a navigare nelle sfide contemporanee, come la gestione del denaro, i rapporti interpersonali o le decisioni di carriera?

Secondo me la Bibbia va considerata come un libro che ci trasforma dentro e non solo come un libro di informazione. Devi credere, credere che esiste un Dio che ci ama e che attraverso la sua parola ci parla. Devi avere fede in Lui e in quello che leggi. 

Ebrei 11:1

Or la fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di realtà che non si vedono.

Successivamente possiamo affrontare qualsiasi tipo di situazione. Io personalmente leggendo la Bibbia con questo spirito, riesco ad affrontare qualunque cosa.

Salmi 27 dice: 

Il Signore è la mia luce e la mia salvezza;

di chi temerò?

Il Signore è il baluardo della mia vita;

di chi avrò paura?

2 Quando i malvagi, che mi sono avversari e nemici,

mi hanno assalito per divorarmi,

essi stessi hanno vacillato e sono caduti.

3 Se un esercito si accampasse contro di me,

il mio cuore non avrebbe paura;

se infuriasse la battaglia contro di me,

anche allora sarei fiducioso.

4 Una cosa ho chiesto al Signore, e quella ricerco:

abitare nella casa del Signore tutti i giorni della mia vita,

per contemplare la bellezza del Signore

e meditare nel suo tempio.

Io insieme a Lui sono vincitrice. Qualunque cosa dovrò affrontare: decisioni verso la gestione del denaro, decisioni nella mia carriera professionale, decisioni verso le persone e in famiglia;  insieme a Lui sarò serena nel farlo.

La parola è un alimento quotidiano, come il cibo e l’acqua, vanno presi regolarmente. Lo stesso vale anche per la fede, va alimentata ogni giorno.

  • Infine, hai qualche consiglio per coloro che sono curiosi di esplorare la Bibbia, ma potrebbero sentirsi intimiditi o incerti su dove iniziare?

La Bibbia è un insieme di libri e ognuno di essi è stato scritto in un determinato periodo. Bisogna considerare vari aspetti, uno di questi è il contesto storico, che può essere approfondito online. 

Direi che per iniziare consiglio di leggere i vangeli ed in particolare iniziare da quello di Giovanni. Credo abbia un linguaggio chiaro e sia più semplice da leggere rispetto ad altri libri.

Personalmente, prima di leggere la bibbia prego sempre, affinché Dio mi dia chiarezza nella lettura. Successivamente faccio la lettura di un capitolo e scrivo in un quaderno quello che ho capito e quali sono i miei dubbi. Poi medito nella parola. 

Il bello di leggere la Bibbia per me è che non smetti mai di imparare, di crescere e di confrontarti con il Creatore.

L’approccio di Brunella Velasquez offre una prospettiva contemporanea su come i valori e gli insegnamenti della Bibbia possano essere incorporati nella nostra vita quotidiana, indipendentemente dalle nostre convinzioni religiose. Le sue riflessioni suggeriscono che, anche se viviamo in tempi moderni, c’è ancora molto da imparare da questi antichi testi.

Per molti imprenditori e professionisti, la ricerca del successo va al di là del mero profitto. Cerchiamo un senso più profondo nel nostro lavoro, nelle relazioni e nelle scelte che facciamo. E in questo, i princìpi biblici possono offrire una bussola morale che ci aiuta a prendere decisioni più ponderate e autentiche.

Quindi, sia che tu sia un credente devoto, un curioso spiritualmente o semplicemente qualcuno alla ricerca di una nuova prospettiva sulla vita, ti invito a esplorare la saggezza della Bibbia. Potresti scoprire che, al suo interno, ci sono le risposte che stavi cercando, o magari delle domande che non avevi mai considerato.
Il viaggio attraverso i testi sacri, come ogni grande avventura, inizia con un singolo semplice passo, come quello suggerito da Brunella.

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Francesca Turriciano

Sono una copywriter. E mi ritengo veramente “fortunata” perché per lavoro posso “giocare” con le parole ogni giorno. Ma non solo. Posso dare sfogo a tutto ciò che amo: leggere, soddisfare la mia curiosità infinita e vivere una vita “piena”. Sì, perché il lavoro del copywriter non si ferma alla scrittura. Ogni parola che scrivo è solo la punta dell'iceberg di un mondo ricco di idee, emozioni e visioni. In effetti la scrittura ha creato “un prima e un dopo” nella mia vita ed è stata la chiave che ha aperto la porta alla mia vera essenza. Quando ho lasciato entrare la creatività, ho dato il via a un circolo virtuoso che ha portato nuova energia e tanti stimoli interessanti. È stato come un risveglio che mi ha catapultato in una nuova dimensione, fatta di scoperte sempre diverse, avventure straordinarie e storie da raccontare. Oggi sono qui per condividere questo pezzetto di viaggio insieme ad altri lettori che, come me, sono appassionati della vita e dei suoi infiniti racconti.

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