
Un’ intervista a Barbara Cattani
“La gestione finanziaria all’interno di una coppia e, in generale, di una famiglia, è un tema che, troppo frequentemente viene trascurato. Un vero e proprio tabù che può diventare, nei casi più estremi, la causa di tante separazioni e divorzi.”
Sono queste le prime battute di Barbara Cattani durante la nostra intervista. Parole che hanno il sapore di una sentenza severa, ma che descrivono a pieno una realtà ormai troppo comune di alcune famiglie contemporanee.
Barbara Cattani è vice direttrice generale di OSM, una dirigente dal cuore d’oro, esperta di marketing e regina delle relazioni. La sua abilità di entrare in empatia con le persone ha trasformato ogni suo cliente e ogni suo collaboratore in un vero e proprio partner di vita (oltre che di business). Nel tempo, infatti, si è sempre di più ritrovata a gestire, non solo conti aziendali, ma anche e soprattutto accordi e disaccordi fra le persone. Sfondando il muro delle aziende, Barbara, col suo modo di fare, è entrata così (al di fuori di ogni metafora) nelle case di centinaia di persone, aiutandole a ritrovare armonia e benessere. Sia sul piano professionale che su quello personale. Chi meglio di lei, dunque, poteva aiutarmi a comprendere le varie e complesse sfaccettature di un tema così delicato come quello della gestione finanziaria all’interno di una famiglia…
“Secondo una recente ricerca condotta dall’Institute for Divorce Financial Analysts, la gestione del denaro è la terza causa di divorzio nel mondo” – continua Barbara.
Ma come mai accade tutto questo?
Quali sono gli errori più frequenti che portano le coppie ad accumulare disaccordi sulla gestione del denaro e, conseguentemente, ad allontanarsi gli uni dagli altri?
Denaro e divorzi: una questione di comunicazione
Il primo errore è forse quello più banale e frequente: di denaro, a casa, non se ne parla o se ne parla troppo poco.
Spesso, quando si avvia una relazione, ci si conosce, ci si conquista, in alcuni casi si sogna insieme. Una volta consolidata questa prima fase, si tende poi a prestare maggiore attenzione alle abitudini, alle passioni e agli interessi comuni, dimenticando un aspetto importante della convivenza. Complici i nostri retaggi culturali e la dilagante “ignoranza finanziaria”, quando ci si ritrova a parlare dell’argomento “denaro” subentrano il pudore, la vergogna e l’estrema riservatezza.
Come se il denaro fosse qualcosa di “sporco”, ci convinciamo che non sia importante parlarne. Un argomento troppo becero, materialista o noioso, da avere il posto da protagonista nelle nostre conversazioni quotidiane all’interno di una relazione. D’altronde “se stiamo insieme ci sarà un perché”… e quel perché è fatto di passione, sentimenti e gite fuori porta, non è vero? No, mi spiace deludere i più romantici, ma non è così che stanno le cose.
La famiglia funziona come un’azienda
Una famiglia per essere solida non può non avere una sua progettualità. In questo senso il denaro è ciò che consente a una coppia di poter crescere, svilupparsi e prosperare sotto ogni punto di vista. Per certi versi infatti una famiglia funziona proprio come un’azienda, in cui i due partner sono in società. Per avere successo quindi è necessario che ci siano delle mete comuni e una vision chiara che definisca in partenza l’organizzazione dei ruoli di ognuno, gli investimenti da compiere e le priorità da assolvere. La scena minima auspicabile è che, oltre a saper provvedere al proprio mantenimento, una famiglia dovrebbe riuscire a creare un ‘surplus’ (utile) da distribuire in parte ai soci e in parte da accantonare per fare investimenti.
Questi ultimi potrebbero riguardare l’istruzione personale o dei propri figli, vacanze trascorse in qualche luogo magico che producano ricordi condivisi e indelebili, l’acquisto di immobili da mettere a reddito, ecc. Per non parlare poi della costruzione di un cuscinetto di sicurezza per far fronte a eventuali momenti di difficoltà (un calo passeggero delle entrate, visite mediche specialistiche e imprevisti di vario genere più o meno gravi).
Patti chiare e amicizia lunga: avere regole condivise è la prima regola di una coppia che scoppia… di denaro!
Messa in questi termini, parlare di denaro diventa allora una cosa fondamentale per la sopravvivenza e la qualità del futuro di ogni famiglia, che diversamente andrebbe avanti a forza di compromessi, risentimenti e rivendicazioni. Chi è che paga le bollette? Chi è che va a prendere i figli da scuola ogni giorno? Chi fa la spesa? Chi prepara la cena? Chi si è comprato la borsa di Louis Vuitton il mese scorso? Chi è che ha scelto di comprare la Ferrari?
Ecco, ci siamo capiti.
Il secondo errore più comune sulla gestione finanziaria all’interno di una coppia diventa pertanto una naturale conseguenza del primo. Un errore dalla portata gigantesca, soprattutto quando subentrano decisioni importanti, momenti difficili da superare e ci sono figli da educare e far crescere. Perché se non si parla di denaro, non vengono nemmeno definite, quelle che Barbara chiama “le regole di ingaggio”. Manca cioè un accordo che definisca, al di là del compenso che ogni membro della coppia percepisce, il contributo che il singolo individuo dovrebbe fornire alla famiglia.
A meno che i membri della coppia non percepiscono il medesimo stipendio lo stesso giorno del mese, non sempre è possibile contribuire al 50% in termini economici. Quel 50% è da ricercare in un accordo chiaro che definisca in maniera quanto più precisa possibile cosa è tuo e cosa vostro. Tenendo ovviamente sempre presente che anche questa “divisione” ha senso nel momento in cui si è sulla stessa lunghezza d’onda rispetto alle priorità e agli investimenti da sostenere.
Ma come si fa a uscire da questo circolo vizioso?
Quali sono le possibili strategie da attuare per far sì che prosperità, amore e armonia regnino sovrani in famiglia?
5 consigli per gestire al meglio le finanze in famiglia e trovare l’armonia di coppia
Ecco i 5 preziosi suggerimenti di Barbara:
1. Definire reciprocamente la propria idea di ricchezza e il come si intende raggiungerla.
Per alcuni la ricchezza potrebbe significare avere 10 appartamenti in luoghi esclusivi in giro per il mondo. Per altri potrebbe voler dire passare le proprie giornate sul divano, per altri ancora fare due mesi di ferie l’anno. Infine, per qualcuno essere “ricco” potrebbe voler dire essere libero di fare ciò che gli pare quando gli pare e perché gli va. Non deve esserci alcun giudizio in questo, ma l’idea di ricchezza, quando troppo distante e non condivisa, può generare mancanza di accordo nella coppia. Se ci sono dei disaccordi a riguardo, sarà meglio affrontarli velocemente e trovare soluzioni comuni su cui convergere. In fondo si tratta di confrontarsi sulla propria visione del mondo e sui propri valori.
2. Informarsi, conoscere e applicare i principi base della gestione finanziaria.
Prevenire è sempre meglio che curare. Potrebbe essere molto utile seguire insieme qualche corso di base sulla finanza e sulla gestione del denaro. Cercate di condividere le vostre conoscenze e di non lasciare all’oscuro uno dei due membri della coppia delle informazioni che avete a vostra disposizione. Se nella coppia c’è qualcuno più portato a questa attività va bene, ma non delegate in modo unilaterale questa responsabilità.
3. Concordare una linea condivisa per la gestione del budget di coppia o familiare
Avete un conto in comune? Avete conti separati? Avete entrambe le cose? Non voglio qui darvi una regola assoluta a riguardo. Ciò su cui vorrei porre l’attenzione più che altro è la necessità di stabilire una regola definita. In questo senso, quando a inizio anno siete intenti a pensare alle vostre vacanze estive, domandatevi qual è il budget massimo che volete/potete spendere per quell’occasione. Se vostro figlio si vorrà iscrivere all’università, dovrete ad esempio decidere in partenza quanto è per voi l’investimento sostenibile o auspicabile da compiere. Se uno dei due invece volesse acquistare l’auto nuova, a quali fondi potrebbe accedere? I suoi personali? Oppure a quelli condivisi? Dovrebbe rispettare un budget oppure no? Sono cose semplici, ma decisamente troppo rilevanti per non essere pensati e comunicati.
4. Stabilire e accordare le regole di ingaggio di ciascun componente della coppia
Come in un organigramma aziendale, dovete aver chiaro chi fa che cosa tra di voi. E in che misura ognuno contribuisce all’espansione del gruppo. In questo senso entrambi dovete avere e avviare progetti condivisi che vi rendano orgogliosi del vostro contributo. Motivati ed entusiasti di perseguirlo. A volte ci saranno momenti in cui uno dei due contribuisce in modo più massiccio alla parte economica, mentre l’altro per un po’ potrebbe essere più concentrato sulla cura della casa, dei figli o dei propri genitori. Ci sono casi in cui qualcuno ha una flessibilità maggiore in termini di tempo, chi invece dovrà investire gran parte della sua giornata al lavoro. Non importa. Le differenze creano sempre sviluppo. il punto è: patti chiari e amicizia lunga. Nessuno dei membri della coppia deve mai sentirsi inferiore, in difetto o dipendente nei confronti dell’altro. State entrambi lavorando insieme per la vostra felicità: siatene fieri!
5. Assicurarsi di stabilire momenti di confronto costanti per valutare insieme la situazione e le decisioni finanziarie da prendere
Non fare di testa tua! Voi siete il consiglio di amministrazione della vostra azienda. Ogni decisione e ogni “bilancio” devono essere approvati insieme. Idealmente ogni mese dovreste confrontarvi sulle entrate e sulle uscite della vostra “attività”. Monitorare gli investimenti e budgettizzarne di nuovi. Un’azienda o una famiglia che non abbia il controllo dei numeri costante è destinata a comprimersi. La prima parola d’ordine è comunicare, la seconda condividere.
“Senza voler generalizzare, nella mia esperienza quasi trentennale, con imprenditori e imprenditrici, mi è capitato di osservare che il tema del denaro se non gestito, con il trascorrere del tempo, diventa oggetto di conflitti o di frustrazioni per uno o per entrambi i componenti della coppia. Per questo ritengo che con poche e semplici azioni, come quelle che ho elencato poco fa, non solo si possa imparare a gestire al meglio le proprie finanze, ma si possa letteralmente salvare il futuro di intere famiglie”.
Credo che il messaggio di Barbara arrivi forte e chiaro. Ognuno di noi, al di là delle proprie disponibilità economiche e della propria professione, ha avuto esperienza più o meno diretta di certe dinamiche. Spero che questo articolo possa dare coraggio a tutti coloro che ancora sono incastrati nel “bel” mezzo di idee ormai arcaiche o troppo pudiche. Non abbiate timore, a volte essere in disaccordo è il primo modo per andare d’accordo! Di denaro se ne può parlare, se ne deve parlare, soprattutto in coppia!
E tu cosa ne pensi? Anche per te il denaro è un tabù di coppia? Quanto è importante parlare e condividere le proprie idee sul denaro in famiglia?
Facci sapere la tua nei commenti.
Un’intervista con un valore immenso! Ho letto in un libro sulla spiritualità che dipendere economicamente da qualcuno toglie potere e penso sia assolutamente vero. Come dite benissimo voi, dare valore e contribuire (non per forza in termini economici) è fondamentale in qualsiasi relazione.
Grazie di cuore Francesca!
Penso che l’educazione finanziaria possa diventare sempre più attraente e affascinante per la maggioranza delle persone proprio a partire da queste riflessioni di vita quotidiana.
Potrebbe essere super interessante leggere un articolo su questo tema in relazione alla formazione dei nostri ragazzi nelle scuole… che ne pensi? ❤️
🔥 super interessante. Da ricopiarselo li dove si può rileggerlo di tanto in tanto!
Molto molto bello e utile