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Come cambiare i tuoi collaboratori per portarli al successo? Ivan Zorzetto e il potere della Leadership emotiva

Emozioni
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“Senza emozione non c’è azione, senza emozione non c’è cambiamento, senza emozione non c’è vittoria

Ivan Zorzetto

Come ispirare le persone per portarle al successo?

È una domanda che qualsiasi imprenditore si pone almeno una volta nella vita e forse anche tu te lo sei chiesto ogni tanto!

Ivan Zorzetto, socio e membro del consiglio d’amministrazione di OSM, è un campione in questo. Ogni suo collaboratore è un vero talento, un mix di entusiasmo, passione e amore per ciò che fa.

Ciò che Ivan cerca sempre di sottolineare è che l’emozione è la chiave del cambiamento e il cambiamento talvolta è necessario per arrivare al successo. Tutti noi abbiamo qualche abitudine o idea sbagliata che ci impedisce di raggiungere il successo e che quindi andrebbe rivista, è normale! Insomma, parliamoci chiaro, nessuno è perfetto. Generalmente, però, a cambiare questa condizione, e quindi ad eliminare vecchi vizi o convinzioni radicate, è sempre una forte emozione.

Nel suo primo libro EMOZIONI AL COMANDO pubblicato con Engage Editore, Ivan racconta come connettersi e ispirare le persone per portare un team al successo. Noi di Imprenditore.info lo abbiamo incontrato per approfondire con lui l’argomento.

Ivan, come accade che una persona, ad un certo punto, è spinta al cambiamento?

“Un grande cambiamento avviene dopo aver provato una grande emozione!”

Hai presente quando, ad esempio una donna sente il bisogno di cambiare il taglio o colore di capelli perché quello che ha non le appartiene più o ricorda un brutto periodo? Ecco, in quel momento decidi di stravolgere il tuo aspetto perché una forte emozione ti ha portato a prendere quella decisione. Questo è solo un banale esempio, ma ce ne sarebbero tantissimi altri.

Ora forse ti starai chiedendo cosa c’entra tutto questo con i collaboratori e col successo. Arriviamo al punto: le emozioni riescono a cambiare il nostro modo di percepire la realtà, a farcela vedere in una modalità sempre diversa, in base a cosa proviamo. Quindi, se io sono una persona “positiva”, che prova prevalentemente emozioni piacevoli, tenderò a vedere qualsiasi cosa accada come un’opportunità per me e per gli altri.

Di conseguenza agirò con tanta carica e motivazione. Se invece sono una persona più “negativa” percepirò tutto come una sfortuna, come se succedessero tutte a me. Avrò sempre il freno a mano tirato e questo mi impedirà di raggiungere il successo. Le mie azioni saranno quindi rivolte al difendermi dalla realtà che va contro di me e non all’agire per ottenere qualcosa. Passerò la vita in una condizione di passività che mi permetterà solo di salvaguardarmi dal mondo e di non prendere mai un’iniziativa.

Questi stati d’animo si possono cambiare. Non fare l’errore di credere che, quando nasciamo, veniamo marchiati con un’emozione prevalente e che lo sarà per tutta la vita, non è così! Le emozioni possono cambiare e grazie alle emozioni noi possiamo cambiare.

Avrai quindi compreso che per correggere il tuo modo d’agire e la realtà che ti circonda, dovrai prima lavorare sulle tue emozioni. Lo stesso discorso va applicato alla gestione del gruppo: per aiutare le tue persone dovrai incidere prima di tutto sulle loro emozioni.

Ma come possono gli imprenditori agire sulle emozioni dei collaboratori? Com’è possibile incidere sulle emozioni altrui?

Innanzitutto, è davvero fondamentale che il principale focus degli imprenditori sia quello di provare loro stessi emozioni positive. L’azienda è lo specchio dell’imprenditore, i tuoi collaboratori sono il riflesso dei tuoi comportamenti. Se tu in primis non stai bene, tutto intorno a te agirà da specchio e non funzionerà, anche all’interno del tuo team. Quindi, per far sì che tutto proceda al meglio, devi pensare in primo luogo a stare bene tu!

Se hai puoi dare e aiutare. Se non hai, sarai più concentrato a “prendere”

Bisogna essere un po’ egocentrici in questi casi. Egocentrici nel senso di mettersi al primo posto, non narcisisticamente, ma per il bene del gruppo.

“Uno stato d’animo positivo ti apre alle opportunità e ti induce alla creazione, al miglioramento e allo sviluppo. Uno stato d’animo positivo ti rende un leader carismatico

Dopo aver agito su te stesso potrai finalmente farlo sulle persone che gestisci. Sarà quindi importante a questo punto capire qual è l’emozione che provano prevalentemente. Come già accennato prima, se un collaboratore tende a provare emozioni piacevoli e vede la realtà come qualcosa di positivo, è sicuramente volto alla risoluzione delle difficoltà. In caso contrario sarà chiuso, si abbatterà davanti ai problemi o, addirittura, li creerà.

Ora però la domanda sorge spontanea: se la persona prova spesso emozioni negative, come devo agire? In questi casi non è necessario mandarla via, anzi. Ciò che devi fare è trasformare il suo stato emotivo da negativo a positivo. Come? Ora te lo spiego!

Capirai anche tu che, se una persona è estremamente triste o arrabbiata, non avrà assolutamente senso andare da lei super entusiasta e dicendole: “Dai su alzati, la vita è bella, il tuo non è un problema!”. Così rischi solo che si senta talmente tanto incompresa da arrabbiarsi, risponderti male o, ancora peggio, chiudersi completamente in sé stessa e non proferire più una parola.

Per comunicare con una persona dal basso tono emotivo è fondamentale che tu vada da lei e la affronti sintonizzandoti con il suo tono. Tu prima di ogni cosa devi farla sentire COMPRESA, al sicuro con te. Se una persona è triste perché le è caduto il telefono e si è rotto, non ha senso che tu le dica: “Dai non è un grande problema, non importa! Lo ricomprerai”. Tutto questo è vero, ci sono problemi ben più grandi di un telefono rotto, ma, in quel momento, per il tuo interlocutore è il più grande problema che esista. Rispondendogli così si sentirà incompreso e si arrabbierà. Tu lo faresti con le migliori intenzioni, ma rischieresti comunque che l’altro non la prenda bene. Piuttosto dovresti dirgli che lo capisci, chiedergli come sta, come si sente riguardo a questo. Il tuo collaboratore si aprirà e tu dovrai ASCOLTARE, ma farlo veramente e in modo interessato!

“Se non sei presente mentre comunichi, non stai comunicando affatto”

Solo dopo che lui capirà che l’hai compreso veramente, allora lì potrai portarlo a vedere una soluzione e come arrivarci. Questo è l’unico modo per alzare il tono emotivo a una persona dal basso umore. È importante imparare questo approccio se si vuole portare al successo altre persone poiché solo agendo sulle emozioni potrai, indirettamente, correggere le loro azioni.

Un altro elemento davvero importante a cui l’imprenditore dovrebbe fare attenzione per connettersi con i suoi collaboratori è la modalità di comunicazione che utilizza. Ora potresti pensare: “Comunico da quando sono nato, so come si fa! Figurati se ho bisogno che me lo insegnino”, anche io lo credevo. In realtà ci sono tante cose della comunicazione che parlando normalmente con amici, colleghi o familiari si sottovalutano.

“Parlare senza accertarsi che l’altro stia comprendendo, equivale a parlare da soli”

Per accettarsi che, quando parliamo con un collaboratore, gli sia arrivato davvero il messaggio, dobbiamo richiedergli un feedback. Per esempio, potremmo domandargli: “Mi ripeti quello che ti ho detto?”. In questo modo ci assicureremo che il nostro interlocutore abbia compreso tutto ciò che gli abbiamo comunicato, senza aver perso nemmeno una piccola informazione. Non basta chiedere “Hai capito?” perché un collaboratore ci risponderà sicuramente di sì, anche se non è vero. È difficile che ammetta davanti a te che si è distratto o che non ti stava proprio ascoltato. A volte poi può anche capitare che un collaboratore pensi di aver capito tutto, ma in realtà, senza volere, si è perso qualcosa per strada.

È quindi fondamentale accertarsi che abbia compreso ogni cosa se vuoi che si prenda sempre più responsabilità e che svolga al meglio il suo lavoro. Sia chiedendo di ripetere il tuo discorso, sia prestando attenzione ai suoi atteggiamenti: se il suo sguardo è perso nel vuoto, è molto probabile che non ti stia ascoltando poi così bene!

“La vittoria dei tuoi collaboratori dipende solo
ed esclusivamente da te”

Sei tu che devi agire sulle loro emozioni, che devi comunicare con loro al meglio, che devi credere in loro più di quanto loro credano in sé stessi. Non puoi “sperare” che la tua persona vinca, tu devi DECIDERE che ce la farà, ci devi credere! Il tuo team è il migliore di tutti e devi esserne convinto. Se non lo pensi, devi rivedere qualcosa. Se non ci credi tu, come potrà farlo un tuo collaboratore? Tu sei l’allenatore! In che direzione vuoi che vada la tua squadra?

Se vuoi davvero imparare come portare le tue persone al successo, come connetterti a loro, come ispirarle, devi lavorare sodo! Non puoi pensare di generare valore per te e per le tue persone senza fare sforzi, soprattutto di tipo emozionale.

Se vuoi capire come migliorare la tua leadership, in “Emozioni al comando” di Ivan Zorzetto potrai scoprire come raggiungere il successo imprenditoriale grazie alle persone che sposano la tua azienda.

“La qualità delle persone che ti circondano dipende da te

È ora di mettersi al lavoro!

Ivan Zorzetto
CEO OSM Europe e Middle East
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a cura di Francesca Capuzzo

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Aline Improta

La scrittura è fin da piccola il mio grande amore. Giornalista pubblicista dal 2010, negli ultimi dieci anni, ho riversato la mia passione in un altro settore: il marketing. Dopo anni a scrivere per le aziende, ritorno all'anima che c'è dietro ognuna di loro: gli imprenditori e tutte le persone che vivono in quell'ecosistema. Vi starete chiedendo come... Sono Editor e Ghostwriter per Engage Editore. la prima casa editrice italiana che pubblica libri dedicati agli imprenditori scritti da imprenditori. Amo le persone e credo che in ognuna di esse ci sia una luce da tirare fuori e una bellissima storia da raccontare.

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